Giorgio Armani Donna Primavera-Estate 1990

La collezione trae ispirazione da suggestioni geografiche e culturali molto diverse tra loro, che vengono unite e sintetizzate in un linguaggio stilistico coerente e contemporaneo. La proposta include lunghe giacche, maglie finemente ricamate, pantaloni ampi e gonne corte, talvolta combinati in outfit che giocano sulle sovrapposizioni e i contrasti di volumi.

I tessuti, leggeri e dalle trame esotiche, si arricchiscono di stampe che evocano atmosfere orientali, accompagnate da ricami cangianti e ambrati dal carattere quasi opalescente. Questa visione, filtrata da uno sguardo occidentale, si ricollega alla poetica di Léon Bakst, celebre scenografo e costumista dei Ballets Russes, che già agli inizi del Novecento aveva esplorato questi temi.

In questa collezione, inoltre, decori e ricami si arricchiscono di riferimenti cinematografici, come i costumi dei Nibelunghi presenti ne La Corona di Ferro (1941) di Alessandro Blasetti, che dialogano con le proporzioni e la sensibilità estetica contemporanea, creando così un equilibrio tra storia, mito e attualità.